Un vecchio adagio recita “ognuno è il miglior medico di se stesso”.
In effetti, nessuno meglio di noi, può sentire, ascoltare, osservare, ecc. tutti quei sintomi/segnali che il nostro corpo ci manda.
E' fuori discussione che non si intende sostituire il medico, la sua figura, infatti, è di fondamentale importanza e solo a lui spetta di eseguire una corretta diagnosi per eventuali disturbi. Tuttavia imparare ad ''ascoltarci'' è di estremo aiuto per tutti quei piccoli segnali che potrebbero presentarsi nel corso della nostra vita e che risultano essere troppo “piccoli” per giustificare un consulto medico. Non solo ma qualora ce ne fosse bisogno, riusciremmo anche a dare al medico utili suggerimenti ai fini di una corretta diagnosi.
Cosa devo fare precisamente?
È molto semplice, devi imparare ad osservarti. All'inizio potrà essere difficile ma come in tutte le cose, la dedizione, la costanza e l'impegno, ti permetteranno di raggiungere un buon grado di auto osservazione.
Ci vuole molto tempo per imparare?
Questo dipende da alcune variabili, ad esempio dalla tua capacità di base di osservare, da quanto impegno dedichi per raggiungere questo scopo, ecc, ecc. Tuttavia, non si tratta mai di tempi molto lunghi e nel giro di qualche settimana potrai già avere buoni risultati.
È proprio necessario farlo?
No, non è necessario. È sempre bene evitare le forzature… Però, magari provando per qualche giorno, potresti capire che, tutto sommato, così difficile non è e che potrebbe anche piacerti. In fondo è un modo per volerti bene, per prenderti cura di te.
E se mi accorgo che c'è qualcosa che non va cosa faccio?
Prima di tutto niente panico. In secondo luogo usa il buon senso. Per piccoli sintomi o disturbi puoi pazientare per qualche ora o giorno, nel frattempo puoi documentarti in modo da capire meglio di cosa si tratta ed eventualmente fare uso di un rimedio naturale o di un farmaco da banco. Se invece il problema si protrae per molto tempo oppure se il dolore o il fastidio che provi è molto intenso fin da subito, allora ti conviene rivolgerti direttamente al tuo medico senza aspettare.
Una volta che avrai imparato ad osservarti, noterai che il nostro organismo ci trasmette segnali molto chiari attraverso i quali noi stessi possiamo riconoscere quando sia consigliabile intervenire.
Per cercare di essere più chiaro possibile, ti faccio un esempio di quello che intendo, relativo alla carenza di Magnesio.
La ricerca medica e fitoterapica ci dimostrano che fra i sintomi più frequenti di carenza di Magnesio potrebbero esserci: nervosismo, irrequietezza, stress, ansia, tremori neuro-muscolari, tic nervosi, insonnia, difficoltà ad addormentarsi, sonno agitato, debolezza ed affaticamento al risveglio, astenia, stanchezza cronica, crampi e spasmi muscolari (anche notturni), irregolarità del ritmo cardiaco, sindrome premestruale, emicranie e dolori articolari, osteoporosi e fragilità ossea, stitichezza, nausea, acidità di stomaco, gastriti e reflussi digestivi1.
Ci tengo essere molto chiaro e ripeto quanto scritto sopra. Solo il medico è in grado di eseguire una corretta diagnosi, quindi, in caso di dubbi, devi rivolgerti al tuo medico curante.
1) The World Of Planerbe, aut. L. Macchiavelli