L’intestino riveste un ruolo molto importante per mantenere in salute l’organismo.
Ecco un elenco di alcune delle principali funzioni che svolge:
- presiede al processo digestivo con l’assorbimento di acqua e dei principi nutritivi e con lo scarto delle sostanze non utili o tossiche
- è parte integrante del sistema immunitario. Essendo a contatto col mondo esterno, possiede delle difese specifiche contro eventuali aggressori patogeni. Tra queste difese la più importante è la GALT (Gut Associated Lymphoid Tissue: tessuto linfoide associato all’intestino)
- interagisce col sistema nervoso.
Le problematiche legate all’intestino sono numerose e di diversa entità. Si passa da situazioni spesso sottovalutate (es gonfiore addominale, irregolarità, colite, diverticolite, ecc.) a vere e proprie patologie conclamate (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, ecc.).
Mentre nel primo caso la situazione è spesso sottovalutata e ci occupiamo dei sintomi solo quando il dolore, la diarrea o la stitichezza raggiungono livelli insopportabili, nel secondo caso è strettamente necessario un controllo medico. In entrambe le situazioni una corretta alimentazione e un approccio naturopatico possono aiutare a risolvere o comunque ad ”alleggerire” la problematica.
Aspetto alimentare, indicazioni generali.
E’ importante non introdurre cibi che producono eccesso di gas.
Tra i vegetali attenzione ai legumi che producendo fermentazione durante il processo digestivo, potrebbero peggiorare la sintomatologia in soggetti già ipersensibili. Consigliabile è togliere la buccia e cuocerli con un pezzetto di alga kombu che riduce i processi di fermentazione (inoltre contiene nutrienti utili per la mucosa del colon). Altri vegetali a cui fare attenzione sono le verdure della famiglia delle Brassicaceae (cavoli, broccoli, ecc.).
Importante è evitare, almeno nei momenti di infiammazione acuta, i latticini in generale e in particolar modo il latte vaccino.
In generale il cibo di origine animale ha bisogno di un tempo di digestione più lungo rispetto a quello vegetale e quindi bisogna ridurlo il più possibile. L’unico consigliabile è il pesce, soprattutto il pesce azzurro, perché meno riscaldante e ricco di grassi insaturi utili per la mucosa intestinale.
Per quanto riguarda la frutta, mangiarla con moderazione ed evitare il kiwi.
Tuttavia, nonostante le indicazioni riportate, purtroppo non è facile fare un quadro completo risolutivo.
C’è infatti da considerare la reazione che ogni individuo ha nei confronti dei singoli alimenti.
Aspetto naturopatico, indicazioni generali: floriterapia, MTC, 5LB, ecc.
Affrontando lo stesso tema sotto diversi tipi di approccio, si potrebbero trovare delle contraddizioni. Sarà compito del terapeuta individuare la tecnica più appropriata per ogni singola persona.
Medicina Tradizionale Cinese
Trattandosi di un ciclo continuo in cui i vari elementi interagiscono tra loro, la causa dello stesso disturbo può avere origini diverse.
In questa sede non è pensabile afrontare in modo esauriente le problematiche dell’intestino secondo la medicina tradizionale cinese ma dovremo accontentarci solo di alcuni cenni pratici.
L’intestino crasso, con i polmoni, appartiene alla loggia del Metallo. I problemi respiratori e intestinali sono quindi connessi tra loro. Quest’ultimi ad esempio si possono affrontare lavorando anche sulla respirazione.
Il riso integrale è il cibo perfetto per rafforzare polmoni e intestino crasso. Il sapore corrispondente a questo tipo di energia è il piccante. I cibi preferibili sono riso integrale, verdura a foglia verde, carote, rape, bardana, zenzero, prodotti fermentati come crauti, miso e umeboshi.
Quella del metallo è un’energia che tende a cambiare lentamente. Quindi, tutte le problematiche ad essa correlate per essere risolte hanno bisogno di molto tempo e di un notevole impegno.
Floriterapia
Il mondo vegetale ci mette a dispozione numerose piante e principi attivi.
Ne elencherò solo alcune.
Aloe vera: favorisce i processi digestivi e lo stato di salute di tutto l’apparato gastrointestinale.
Clorofilla: è in grado disintossicare e di ridurre l’infiammazione della mucosa intestinale. La si trova principalmente nelle alghe di acqua dolce (ad esempio, spirulina, klamath, clorella, ecc.).
Angelica: come tintura madre, riduce la fermentazione intestinale, l’aerofagia e gli spasmi gastro intestinali.
Psillio: la mucillagine dei semi di psillio sono utili sia in caso di stipsi che di diarrea.
Fermenti lattici: particolarmente indicati per riequilibrare la flora batterica.
Oligoterapia: il Manganese-Cobalto è il rimedio d’elezione per la sindrome del colon irritabile. Tuttavia è nella ricerca della ”tipologia” della persona (secondo la diatesi di J. Menetrier) la vera soluzione.
Aromaterapia: un olio essenziale (o. e.) particolarmente attivo nei casi di disbiosi intestinale, è quello di menta. Fare attenzione alla somministrazione, infatti non è detto che debba essere ingerito. Molte volte basta una sua applicazione locale. Inoltre alcuni oli essenziali hanno la capacità di uccidere o contenere la crescita dei microrganismi (es o.e. di origano, limone, ecc.) e quindi potrebbero essere usati a sostegno di farmaci antibiotici.
Fiori di Bach: anche i fiori di Bach possono risultare un valido aiuto, soprattutto quando i problemi intestinali hanno origini emotive.
5 Leggi Biologiche
Un determinato problema intestinale, può essere il risultato di una situazione che la persona vive male. In questo caso le seguenti domande potrebbero portare all’origine del problema:
- Quanti e quali bocconi indigesti ho accumulato? Quante e quali ingiustizie ho subito?
- Cos’è che rifiuto? Di cosa voglio liberarmi?
Naturalmente, scritto in questo modo, è voler banalizzare l’approccio alle 5LB. In realtà un ascolto attento e approfondito del sentito della persona, possono aiutare profondamente la persona stessa a individuare la causa del suo disturbo.